Massimiliano Pompignoli

A rischio la tenuta del nostro sistema creditizio. Necessario modificare la normativa europea

Si è svolta questo pomeriggio, presso la Sala Polivalente dell’Assemblea Legislativa in modalità telematica, la seduta congiunta della Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali e della Commissione Politiche Economiche sul tema “Nuova disciplina bancaria in materia di classificazione dei debitori in default: impatto, effetti e criticità” con il contributo, in prima battuta, di Associazione Bancaria Italiana e Federcasse.L’audizione si inserisce in un ciclo di incontri promossi dalla Presidenza della Commissione con i soggetti diversamente coinvolti nell’applicazione delle nuove regole europee, al fine di approfondire la tematica della nuova disciplina bancaria in materia di debitori e gli effetti potenziali della stessa sull’economia regionale e sui cittadini emiliano-romagnoli.

“A partire dal 1° gennaio 2021 sono entrate in vigore le nuove norme europee in materia di classificazione delle controparti inadempienti (meglio conosciuto come “default”). Regole” – spiega il Presidente della Commissione Pompignoli – “molto più restrittive rispetto a quelle finora adottate, con l’obiettivo di armonizzare la regolamentazione tra i diversi paesi dell’Unione Europea. Per effetto della suddetta regolamentazione, i privati con un conto corrente in ‘rosso’ di appena oltre i 100 euro, da più di 90 giorni, verranno segnalati alla Centrale Rischi di Banca d’Italia. Per le imprese la soglia di rischio si alza a 500 euro. La segnalazione, a sua volta, comporterà per il singolo cittadino o l’impresa il rientro immediato di tutte le posizioni a debito, come un prestito o un mutuo.

Sulla base di queste nuove disposizioni, dunque, sarà fondamentale onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente e rispettare il piano di rimborso dei propri debiti non trascurando anche importi di modesta entità, al fine di evitare la classificazione a default. È chiaro” – aggiunge Pompignoli – “che l’entrata in vigore di questa disciplina, nella situazione gravissima e assolutamente inedita, come quella che stiamo vivendo, rappresenta un ulteriore problema per il mondo imprenditoriale. Lo stesso Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha ribadito come: ‘Bisogna correggere queste rigide norme se non vogliamo costringere le banche a stringere i cordoni della borsa’.”

Quello che abbiamo ribadito oggi in Commissione, grazie alla testimonianza di Associazione Bancaria Italiana e Federcasse, è la necessità che la Giunta regionale si faccia promotore presso la conferenza Stato-Regioni e presso il Governo italiano, ed eventualmente attivandosi anche presso il Comitato europeo delle Regioni, affinché siano adottate tutte le tempestive e opportune iniziative volte a far modificare o posticipare l’entrata in vigore delle nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in default.”

Le audizioni proseguiranno nelle prossime settimane con “l’intento” – conclude Pompignoli – “di sviscerare gli effetti della materia sui cittadini e quello, ancora più importante, di tutelarli”.